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MORTI CHE SI MUOVONO. IL SEGNO DI LAZZARO.

  • Photo du rédacteur: Andrea
    Andrea
  • 14 févr. 2023
  • 6 min de lecture

Un racconto sui cosiddetto “Segno di Lazzaro”, un riflesso involontario che si può manifestare nei pazienti in cui sopraggiunge la morte cerebrale, ma talvolta anche in cadaveri morti già da 3 giorni.


Attenzione, argomenti ed immagini non adatti ad un pubblico impressionabile.


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Cos’è la morte? Apparentemente la risposta più facile del mondo. La fine della vita. Ma allora, si è morti quando si smette di respirare? o forse quando il cuore smette di battere? o allora magari quando il cervello cessa di funzionare? La risposta non è sempre così scontata.


E se poi i morti cominciano anche a muoversi… le cose si complicano.



AVVERTENZA.


Voglio premettere che nel corso del video potrete vedere immagini un po’ perturbanti, non tanto perché sono rappresentati dei morti, ma perché vi renderete conto che dietro quei morti, spesso giovani, c’è il dramma di famiglie che nutrono la speranza in un loro ritorno alla vita… che, nel loro caso non può avvenire, e non avverrà.


« sai vero che voi umani siete talmente contorti che quanto hai appena detto aumenterà il numero di persone che resterà fino alla fine? »

Credetemi, se siete sensibili a certi argomenti o facilmente impressionabili, è il momento di cliccare qui a fianco su un video di gattini che si leccano il pelo.


Altrimenti… Buon racconto di scienze.




I RIFLESSI INVOLONTARI.


Incominciamo questo racconto di scienze, con un altro racconto che di scienze non è: la storia di Lazzaro. Il vangelo secondo Giovanni racconta che Lazzaro di Betania era già morto da 4 giorni quando Gesù si recò al suo sepolcro e chiese di far rimuovere la pietra che ne chiudeva l’entrata. Esclamò allora: “Lazzaro… vieni fuori” e costui uscì vivo dal sepolcro, ancora avvolto nelle bende funebri, sotto gli occhi di una folla sbigottita.


Da questa storia del vangelo, prende il nome il fenomeno chiamato: il segno di Lazzaro.. un riflesso involontario che… fa muovere i morti. Ma prima di mostrarvi come si manifesta, è fondamentale capire che cos’è un riflesso involontario.


Si tratta di una contrazione muscolare in reazione ad uno stimolo sensoriale.


Tutti noi abbiamo più o meno già sperimentato cosa sono i riflessi involontari… quando il medico ci batte il martelletto sulla rotula in quell’esame che sembra tanto stupido, quando chiudiamo gli occhi se abbagliati, quando tossiamo se ci va qualcosa di traverso o ancora quando ritiriamo istintivamente la mano dopo aver toccato qualcosa che scotta.


L'involontarietà del riflesso significa che il cervello non lo controlla, non ne dà il comando ed anzi, riceve l'informazione dell’avvenuto movimento e dello stimolo sensoriale che lo ha provocato solo dopo che il movimento è avvenuto.


L’impulso dei riflessi involontari non viene dato dal cervello, bensì dal midollo spinale.


Prendendo l’esempio della mano che tocca qualcosa che scotta, il riflesso si produce grazie a un semplice neurone che trasporta l’informazione dal recettore sensoriale nella mano fino al midollo spinale, e a un altro neurone re-invia l’informazione dal midollo spinale al muscolo del braccio che si contrae meccanicamente per far ritirare la mano nel minor tempo possibile limitando così i danni di una scottatura.


Un riflesso involontario non è nient’altro che un meccanismo di difesa primitivo che, bypassando il cervello, permette reazioni di base più veloci guadagnando così secondi preziosi a prevenire danni all’organismo.


Oltre ad essere involontario, un riflesso è innato, quindi che non si impara con l’esperienza, ed è stereotipato nel senso che le reazioni muscolari saranno le stesse in ogni individuo e per ogni stimolo dello stesso tipo.


L’involontarietà di un riflesso non deve essere confusa con la rapidità di un gesto che in realtà è solo apparentemente involontario. Come esempio afferrare tempestivamente un oggetto, e in merito a cui si dice comunemente di aver avuto un buon riflesso, in realtà, per quanto rapido, il movimento che fa afferrare un oggetto è totalmente controllato dal cervello, che riceve l’informazione dell'oggetto che si muove, decide di volerlo afferrare e comanda ai muscoli di fare i movimenti necessari per riuscire nell’intento. Tutto velocissimamente… ma sempre volontariamente.


E ancora, l’involontarietà di un riflesso nervoso, non deve nemmeno essere confusa con l’inconsapevolezza di un movimento. Per esempio respirare è un atto che avviene inconsciamente senza bisogno di dover ricordare di farlo circa 18 volte al minuto, ma rimane comunque un atto comandato dal cervello che tramite organi sensoriali rileva i livelli di ossigeno e di anidride carbonica nel sangue, e attiva di conseguenza i muscoli per innescare l’inspirazione o per l’espirazione.


Ed ora… siamo pronti per vedere cos’è il segno di lazzaro.



IL SEGNO DI LAZZARO.


Il segno di lazzaro è un riflesso nervoso involontario, osservato in pazienti in stato di morte cerebrale, ma talvolta anche in cadaveri morti già da 3 giorni.


Il fenomeno consiste comunemente in una flessione degli avambracci che permette alle mani di raggiungere lo sterno, il collo o il mento; qualche secondo dopo, le braccia tornano alla posizione di riposo oppure si incrociano sullo sterno con una postura paragonabile a quella delle mummie egizie.


Si stima che i segni di Lazzaro si manifestano tra il 20 e il 40% dei pazienti nei quali sopraggiunge la morte cerebrale.


In casi più rari, il fenomeno può manifestarsi con opistotoni, ovvero degli spasmi più comunemente osservabili nei malati di tetano e dove la testa, il collo e la colonna vertebrale entrano in una posizione completamente "incurvata".


E in alcuni casi ancora più rari… i morti possono persino mettersi in posizione seduta per alcuni istanti.



CRUDELE SPERANZA.


A questo punto del video, se avrete capito la spiegazione di cosa sono i riflessi involontari nervosi, avrete anche capito che il segno di Lazzaro che fa muovere i cadaveri o i pazienti già in stato di morte cerebrale, purtroppo non è il segno di un cervello che reagisce ancora a degli stimoli. Abbiamo visto infatti che per un riflesso nervoso, il cervello non viene chiamato in causa.


E la morte cerebrale è una condizione da cui la neuroscienza esclude unanimemente e categoricamente ogni possibilità di ritorno. La morte cerebrale, è la morte, ed è irreversibile.


E l’unico motivo per cui questi pazienti sono ancora attaccati a delle macchine che in qualche modo li tengono ancora in vita da un punto di vista fisiologico, è per l'asportazione degli organi che altrimenti diventerebbero inutilizzabili nel giro di pochi minuti o di poche ore. Il dono degli organi da parte di un paziente in stato di morte cerebrale e senza speranze di vita, può dare speranza di vita ad 8 altri pazienti.


Ma immaginerete la pena infinita per chi non conosce l’origine dei segni di Lazzaro, ed interpreta questi movimenti come un’ultima speranza di ritorno alla vita.


Uno dei casi più mediatizzati è la triste storia di Taquisha McKitty, morta nel 2017 a 27 anni, dopo una battaglia legale tra i medici che ne avevano dichiarato la morte cerebrale e che quindi esortavano alla cessazione dell’assistenza respiratoria, e la famiglia fortemente cattolica, che vedeva nei suoi numerosi riflessi involontari la speranza di un ritorno alla vita. La vicenda si prolungò per mesi, quando Taquisha mise d’accordo morendo di un attacco cardiaco che chiuse definitivamente la questione.


E per concludere su questo argomento, vi riporto un commento che ho trovato per caso su uno dei video che ho utilizzato per mostrarvi il segno di lazzaro, ovviamente non è un’autorevole fonte storica o scientifica, ma ho pensato che in tutta la sua semplicità e autenticità rendesse l’idea più di ogni altra cosa:


"Ho lavorato all'obitorio per diversi anni e ci lavorerò probabilmente per il resto della mia vita, poiché amo il mio lavoro. Dopo aver visto questo video, sono contento che la maggior parte delle famiglie non rimanga all'obitorio sufficientemente a lungo per vedere tutti i movimenti che si verificano dopo la morte dei propri cari. Se lo facessero, posso dire da questo video che molti di loro vendendo questi movimenti penserebbero che i loro cari sono ancora vivi creando una situazione terribile piena di emozioni"



IL DUBBIO DELLA PRESUNZIONE.


A questo punto si potrebbe sollevare qualche giustificato dubbio in merito all’ostinata categoricità della scienza ad escludere ogni speranza di recupero dei pazienti in stato di morte cerebrale. In fondo… come si può escludere di essere alla vigilia di una scoperta rivoluzionaria che permetterà di rianimare un cervello così come è stato possibile per il cuore?

E poi questa assenza di dubbi… stona un po’ con la postura abituale di tutte le scienze, che di solito tendono umilmente a ricordare quanto ancora vi sia da scoprire, piuttosto che quanto sia impossibile scoprire qualcosa di nuovo.


E ancora potremmo obiettare che ci sono migliaia di casi documentati di persone che sono state dichiarate “clinicamente morte” e che sono miracolosamente ritornate alla vita. I famosi casi di Near Death Experience, le esperienze di morte imminente.


Così come non si contano i casi di persone in stato di coma vegetativo e attaccate a delle macchine per anni .. che tutto ad un tratto si sono risvegliate ed hanno ripreso una vita normale.


Ed è qui… che le cose si complicano, perché tutte queste obiezioni sono più che legittime, ma per capire il perché la scienza resta categorica sull’irreversibilità della morte cerebrale, dobbiamo niente di meno che capire cos’è la morte.


E ne parliamo nel prossimo episodio, e nel frattempo, cari amici, se questa notte non riuscirete a dormire, approfittatene per continuare ad appassionarvi di scienze.


A presto




FONTI:


https://it.wikipedia.org/wiki/Risurrezione_di_Lazzaro

https://angolopsicologia.com/il-segno-di-lazzaro-morte-cerebrale-e/

https://www.cairn.info/revue-communications-2015-2-page-45.htm

Francesco Paolo de Ceglia (dir.), Storia della definizione di morte, Milano, Franco Angeli, 2014.

https://fr.wikisource.org/wiki/La_Physiologie_de_la_mort,_la_mort_apparente_et_la_mort_r%C3%A9elle

https://it.wikipedia.org/wiki/Corteccia_cerebrale

https://www.gradenigo.it/enciclopedia/anatomia/sistema-nervoso-somatico/#:~:text=L'arco%20riflesso%20si%20realizza,un%20punto%20specifico%20del%20ginocchio.

https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_392_allegato.pdf

https://www.msdmanuals.com/fr/accueil/troubles-pulmonaires-et-des-voies-a%C3%A9riennes/biologie-des-poumons-et-des-voies-respiratoires/contr%C3%B4le-de-la-respiration

Mollaret P., Goulon M. Le coma depassé, Revue Neurol 1959

https://www.caducee.net/actualite-medicale/257/ces-morts-qui-bougent.html




 
 
 

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